Architettura di Regime

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I segni di un passato politico scomodo in Europa disegnano ancora oggi grossi pezzi di città e del paesaggio urbano. Che posizione prendere? Quali sono le reazioni dell’Europa alle architetture che raccontano e rappresentano le istituzioni politiche ribaltate, superate negli ultimi 100 anni? In che modo i Paesi democratici contemporanei convivono o decidono di non convivere con queste tracce di passati a volte dolorosi? Come sono state metabolizzate queste tracce nel percorso dell’europa democratica? Il tema tocca le questioni sui monumenti e dell’imbarazzo contemporaneo sulla dimensione monumentale. Segni sono stati abbandonati in alcuni casi, in altri rimossi, in altri lasciati ad un presente sordo, sono anche semplicemente infrastrutture della città, che possono essere riusate e rivalutate secondo altri usi o secondo altre forme di lavoro. Il capitolo è curato da AoS attraverso collaborazioni internazionali, brevi interviste sull’argomento ed altre fonti utili ad impostare il tema per un dibattito più ampio e costruttivo per l’Europa di domani.